Brillantino sui denti

Brillantino al dente2

Nell’ambito della sezione dedicata alla cosmesi dentale è possibile applicare delle piccole pietre tipo brillantini sulle superfici dentali, in particolare di quelli frontali superiori, che sono i più visibili da un osservatore.

Se desiderate attirare l’attenzione dello sguardo di chi incontrate o delle persone con cui parlerete questa metodica è ciò che fa per voi.

La tecnica di applicazione adottata presso il nostro studio Valdent non danneggia il dente perché vengono utilizzati un protocollo e particolari prodotti adesivi e resine che permettono un corretto posizionamento con fissazione del brillantino e un ottimo risultato estetico.

Il materiale utilizzato viene distribuito da una grande azienda nel nostro campo che garantisce la sua qualità e sicurezza.

Brillantino al dente 580x360
La procedura richiede una breve seduta in poltrona con il paziente.
E’ necessario sottoporsi ad una visita di controllo preliminare per valutare l’eventuale necessità di essere prima sottoposti ad una seduta di igiene orale professionale con la nostra igienista dentale.

Per poter garantire, infatti, la massima estetica ed efficacia dell’adesione occorre che ci siano superfici dentali pulite e ben levigate.

Questa tecnica (applicazione brillantino) la offriamo sia singolarmente (30€) che in pacchetto (90€) associata alla seduta di igiene orale professionale e/o allo sbiancamento con Click Blancone (99€) a costi, considerando i risultati ottenuti, accessibili a tutti.

Studi clinici dimostrano che avere o ottenere con delle cure specialistiche adeguate un bel sorriso aumenta la propria autostima e la sicurezza di sé a cui consegue, fra l’alro, un migliore rapporto con le altre persone che ci circondano.

l brillantino al dente è un vezzo che ci si può concedere senza correre molti rischi. Qualche consiglio utile per seguire la moda, senza danneggiare la propria bocca:

L’accessorio dentale più usato

A volte non ci si accontenta di un sorriso luminoso e di denti sani, optando così per l’inserimento di un brillantino. Grazioso e di facile applicazione, il brillantino è diventato uno degli accessori dentali cui si ricorre più spesso nel campo dell’odontoiatria estetica. Ne esistono di diversi tipi, da applicare generalmente su uno dei due incisivi laterali superiori. Il più apprezzato è quello più semplice, in cristallo chiaro e dalla classica forma tonda. Inserirlo non è affatto doloroso poiché il procedimento non implica in alcun modo l’intaccamento del dente. Se applicato correttamente, il brillantino può restare sul dente anche per diversi anni. Qualora ci si stancasse di lui, niente paura: può essere rimosso con altrettanta facilità.

Brillantino al dente: come si applica

Per inserire il brillantino bisogna seguire un procedimento piuttosto semplice. Prima di tutto occorre pulire e isolare il dente con una diga di gomma, dopodiché occorre incollare l’accessorio sul dente utilizzando un composto fluido che verrà foto-polimerizzato (il che garantirà una maggiore durata e stabilità nel tempo).

Si consiglia di scegliere sempre uno studio dentistico in cui poter essere trattati da un odontoiatra o da un igienista dentale.

 brillantino laterale

Rischi

Scegliere lo studio dentistico più adatto permette di evitare molti problemi visto che si andrà ad operare in un ambiente idoneo da un punto di vista igienico-sanitario e che verranno utilizzati strumenti altamente sterilizzati. È bene considerare anche che i professionisti conoscono l’anatomia del dente e potranno evitare qualsiasi danno allo smalto. In caso contrario bisogna tenere in considerazione dei rischi: si può subire il danneggiamento dello smalto dentale, si possono contrarre malattie infettive causate dagli strumenti non sterilizzati alla perfezione oppure può avvenire un distacco precoce del brillantino (l’applicazione può durare solamente pochi giorni se non si esegue il procedimento in modo corretto) con inalazione o ingestione dello stesso.



Chiamateci allo 0424 99614 o scriveteci una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere maggiori informazioni o fissare un appuntamento da noi.

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Carie dentale

carie

Cos’è la carie dentale?

La placca è una pellicola bianco-giallastra composta da batteri, residui di cibo e saliva, che si attacca ai denti, soprattutto nei punti in cui la pulizia risulta più difficile: solchi dentali della superficie masticatoria, spazi tra dente e dente e bordo gengivale.

I batteri presenti nella placca, trasformano gli zuccheri in acidi, i quali possono intaccare prima lo smalto e poi la dentina, dando luogo alla formazione di una cavità (carie dentale), che se non curata, può ingrandirsi distruggendo progressivamente il dente. Un dente attaccato dalla carie non guarisce quasi mai da solo; ecco perché la prevenzione e la cura della carie dentale sono così importanti.

Come progredisce la carie dentale?

La carie dentale inizia dallo smalto, il tessuto duro che ricopre il dente: esso è il tessuto più duro del nostro corpo, ed anche il più ricco di minerali. Nella fase iniziale, quando la carie è limitata allo smalto, questo diventa prima di colore bianco pallido, rimanendo liscio, per poi diventare ruvido. Durante questa fase è ancora possibile un processo di “autoguarigione”del dente, effettuando una corretta igiene orale con prodotti a base di fluoro e limitando l’introduzione di zuccheri.
Se la carie dentale non viene curata durante questo stadio,progredisce formando una cavità nello smalto. Le carie dentale può raggiungere poi la dentina. I tubuli dentinali, presenti nella dentina, sono comunicanti con la polpa, dove si trovano i nervi dentali, quindi molto spesso il dente diventa sensibile al caldo, al freddo e ai cibi dolci. Proseguendo ulteriormente , la carie può raggiungere la polpa dentale, provocando un’infiammazione, spesso dolorosa che nei casi più gravi può coinvolgere anche il tessuto osseo.

Prevenzione della carie

Igiene orale
Nella prevenzione della carie dentale, l’igiene orale gioca un’importanza fondamentale, rimuovendo placca e residui di cibo che portano alla sua formazione.

Spazzolino
È importante spazzolare i denti dopo ogni pasto, con maggiore attenzione la sera prima di coricarsi. Normalmente, lo spazzolino deve avere setole morbide e arrotondate e non essere troppo grande, in modo da poter raggiungere agevolmente tutte le superfici dentali.
Spazzolini consumati, oltre a non permettere un’igiene corretta, possono danneggiare le gengive; lo spazzolino dovrebbe quindi essere cambiato ogni due o tre mesi, o appena le setole sono consumate o piegate. Per esigenze particolari il vostro dentista potrebbe consigliarvi uno spazzolino specifico adatto al caso. L’uso di un dentifricio contenente fluoro aiuta a proteggere i denti dalla carie.

Filo interdentale
Per rimuovere placca e particelle di cibo dalla superficie dei denti è sufficiente usare lo spazzolino, ma per la pulizia tra dente e dente è necessario usare il filo interdentale: questo risulta essenziale nella prevenzione della carie, che molto spesso inizia proprio dalla zona tra dente e dente.

Compresse rivelatrici di placca
Colorando in maniera più evidente le zone dove si accumula la placca permettendo di controllare il corretto uso del filo interdentale dello spazzolino.

Alimentazione
Gli zuccheri, soprattutto quelli semplici (contenuti in caramelle, dolci, bevande zuccherate, etc..) hanno una grossa responsabilità nella formazione della carie dentale.
I batteri responsabili della carie, trasformano gli zuccheri non rimossi dai denti, in acidi durante un intervallo di circa 20 minuti. Evitate snacks frequenti con cibi dolci, specialmente se appiccicosi (marmellata, miele, cioccolato, caramelle): fuori dai pasti, infatti la limitata produzione di saliva, favorisce l’adesione ai denti degli zuccheri in maniera prolungata. Inoltre, tanto maggiori sono la frequenza con cui gli zuccheri vengono introdotti e il tempo in cui gli zuccheri rimangono a contatto con i denti, tanto più alto il rischio di carie dentale.

Fluoro
È un minerale in grado di rafforzare i denti e proteggerli dalla carie. È normalmente presente nell’acqua potabile ed in alcuni alimenti (es. pesce, arachidi e tè), oltre che i prodotti per l’igiene orale. Utili nella prevenzione della carie dentale, l’applicazione locale con l’uso di dentifrici e collutori a base di fluoro, e trattamenti di fluoroprofilassi durante le sedute di igiene in studio. L’assunzione di fluoro sottoforma di compresse, può essere indicata nella fase di crescita dei denti (fino all’età di 12 anni circa), soprattutto quando l’acqua potabile assunta quotidianamente non abbia già un quantitativo di fluoro ottimale (da 0,5 a 1,0 mg F/l).

La carie dentale dipende dall’età?

La carie dentale si sviluppa più rapidamente e più frequentemente nei denti dei bambini e dei ragazzi, nei quali può essere utile un trattamento di sigillatura dei solchi. Tuttavia, la carie dentale è comune anche tra gli adulti e gli anziani; talvolta può svilupparsi attorno al bordo di un’otturazione indebolita o fratturate dal tempo e dall’usura. Tra gli adulti si possno inoltre verificare carie che colpiscono le radici dei denti, quando queste risultino scoperte dall’abbassamento delle gengive (recessione gengivale). La radice del dente non essendo ricoperta dallo smalto dentale è infatti, più suscettibile alla carie. Come si cura un dente cariato?
Per curare un dente cariato, il vostro dentista rimuoverà la parte di dente danneggiato dalla carie fino a trovare tessuto sano. La cavità così ottenuta viene poi disinfettata e, il dente vine restaurato con materiale scelto in base alla posizione del dente, alla grandezza e alla posizione della cavità ottenuta, ad esigenze estetiche, masticatorie e di robustezza del restauro. In base ai criteri sopraelencati, il dente può essere restaurato con un’otturazione, un intarsio, una corona, una faccetta, etc…
Quando la carie è molto profonda, può essere necessario eseguire un trattamento più lungo e complesso (cura canalare) per salvare il dente, prima di procedere con un restauro.

Perché curare la carie nella fase iniziale?

La carie dentale è un processo irreversibile (solo carie microscopiche hanno qualche possibilità di rimineralizzarsi). Una volta individuata la carie, è preferibile curarla subito, anche se il dente non fa male: essa infatti progredisce danneggiando seriamente il dente, a volte in maniera irreparabile. Curare un dente cariato ne migliora la funzionalità masticatoria ed estetica, ed è importante anche per evitare che la carie coinvolga i denti vicini. Restaurare un dente cariato durante la stadio iniziale, comporta un procedimento più semplice ed economico rispetto ad una cura canalare o ad altre procedure che possono rendersi necessarie quando la carie ha già seriamente danneggiato il dente.

Carie da biberon
Le carie da biberon sono provocate da latte e liquidi zuccherati che assunti col biberon, rimangono a contatto con i denti del bambino per periodi prolungati. Si possono prevenire mettendo solo acqua nel biberon prima di dormire, evitando liquidi zuccherati per far addormentare il bambino e, pulendo dapprima le gengive, poi i primi denti del bambino con un tampone inumidito dopo ogni poppata.

Predisposizione alla carie dentale
La predisposizione alla carie dentale, può essere di natura ereditaria, ma dipende anche da altri fattori: denti storti o molto vicini tra di loro, la cui pulizia risulta difficile; denti con solchi molto accentuati, nei quali placca e residui alimentari ristagnano più facilmente; condizioni fisiologiche quali gravidanza ed allattamento, che a causa di modificazioni ormonali alterano la composizione salivare.

Per aiutare a prevenire la carie:

  • mantenete una corretta igiene orale spazzolando i denti dopo ogni pasto con un dentifricio al fluoro; pulire quotidianamente tra dente e dente con filo o scovolino interdentale;
  • fare dei pasti sostanziosi, limitando gli spuntini fuori orario. Se fate degli spuntini è preferibile siano a base di frutta o verdura crude, che oltre a detergere la bocca, contengono zuccheri (come fruttosio) non altamente cariogeni;
  • proteggere i vostri denti, consultandovi col vostro dentista sull’opportunità di fare delle applicazioni di fluoro, o di fare delle sigillature ai denti dei vostri bambini;
  • fare dei controlli dentistici e delle sedute di igiene in studio regolarmente (circa ogni sei mesi, salvo indicazioni diverse da parte del vostro dentista).

Fluoroprofilassi

Sigillatura denti

saluteorale

La fluoroprofilassi consiste nella prevenzione della carie dentaria attraverso l'utilizzo del fluoro, un minerale che favorisce la formazione di uno smalto più resistente all'attacco acido della placca batterica e che, se assunto una volta che il dente si è formato, lo protegge dalla placca batterica.

Lo smalto dentario, lo strato più esterno del dente, è formato per il 96% da minerali e per il 4% da sostanze organiche ed acqua.

dentifriciosensodyneprosmaltobimbi

La parte minerale è rappresentata fondamentalmente da idrossiapatite, nella cui composizione entrano gli ioni idrogeno.

La dissoluzione dell'idrossiapatite è chiamata demineralizzazione, la sua formazione remineralizzazione.

In una bocca sana questi due processi si bilanciano.

Quando c'è più demineralizzazione che remineralizzazione nel dente si producono cavità.

ll fluoro previene la formazione di cavità cariose favorendo la remineralizzazione dello smalto.

Effetti del fluoro nel periodo di formazione dello smalto dentale

Il fluoro aiuta nella prevenzione della carie dentaria perché quando è assunto nella fase di formazione della struttura minerale dello smalto, rimpiazza gli ioni idrogeno con ioni fluoro, formando al posto dell'idrossiapatite, normale costituente dello smalto dei denti, la fluoroapatite: sostanza più resistente all'attacco acido, demineralizzante, della placca batterica.

Zymafluor compresse e gocce

A tale scopo il fluoro si può assumere dalla gravidanza fino a 6 anni, mediante compresse reperibili in farmacia. Si determina così una riduzione dell'incidenza della carie dell’80%. Tali compresse sono disponibili in dosaggi da 0.25 e da 1 milligrammo, e vanno prese con le seguenti modalità: durante la gravidanza e l'allattamento al seno, 1 mg al giorno alla madre, dallo svezzamento in poi il bambino dovrà assumere 0,05 mg di fluoro al giorno per ogni chilo di peso corporeo: i migliori risultati si ottengono facendo sciogliere la pastiglia in bocca.

Dosi consigliate di fluoro per Kg di peso
Kg mg cpr

Kg=Peso del bambino
mg=Dose di fluoro
cpr=Compresse

*=Compressa da 1 mg

5-10 0.25 1
10-15 0.50 2
15-20 0.75 3
20+ 1 1*

Prima di assumere il fluoro in compresse, si dovrebbe controllare la quantità presente nell'acqua minerale bevuta, per evitare l'eccesso. Esistono in commercio acque molto ricche di fluoro ed altre, invece, in cui tale minerale scarseggia o è addirittura assente.

 

Somministrazione di fluoro nel bambino in relazione al contenuto di fluoro nell'acqua bevuta.

Posologia:  Espressa come ione fluoro (F-):

- Contenuto dell’acqua inferiore a F- 300 µg/l (0,3 parti per milione), bambini: fino ai 6 mesi, non somministrare; da 6 mesi a 3 anni, F- 250 µg al giorno; 3-6 anni, F- 500 µg al giorno; oltre i 6 anni, F - 1 mg al giorno.

- Contenuto dell’acqua tra F- 300 e 700 µg/l (0,3-0,7 parti per milione), bambini: fino ai 3 anni, non somministrare; 3-6 anni, F- 250 µg al giorno; oltre i 6 anni, F- 500 µg al giorno.
- Contenuto dell’acqua superiore a F- 700 µg/l (0,7 parti per milione), la supplementazione non è raccomandata.

 

CONSIGLI

Le compresse dovrebbero essere succhiate o sciolte in bocca e prese in modo preferibile di sera. I collutori vanno tenuti in bocca per 1 minuto e poi eliminati. Evitare di mangiare, bere o sciacquare la bocca per 15 minuti dopo l’uso.

 

Effetti del fluoro sul dente già formato

Quando il dente è formato il fluoro favorisce la remineralizzazione dello smalto già lesionato dagli acidi della placca batterica e, particolare non trascurabile, inibisce il metabolismo dei batteri della placca. Applicato sui denti dopo che lo smalto si è formato, con l'uso di dentifrici fluorati per l'igiene orale quotidiana, riduce l'incidenza della carie del 24%. Ciò significa che in chi spazzola i denti utilizzando dentifrici al fluoro sono state riscontrate il 24% in meno di cavità cariose rispetto a chi spazzola i denti senza utilizzare dentifrici al fluoro.

I dentifrici fluorati sono pertanto più efficaci nella prevenzione della carie dentaria rispetto ai dentifrici non fluorati purché siano rispettate le seguenti condizioni: il contatto tra il dentifricio e il dente non deve essere troppo fuggevole; il dentifricio deve contenere costantemente il fluoro sotto forma di sale solubile; il tenore di fluoruro sodico, potassico del dentifricio deve risultare sufficientemente elevato (0,50%).

Precauzioni nell'uso di dentifrici fluorati nel bambino

Il bambino va educato all'igiene orale precocemente, ma al disotto dei 6 anni ha bisogno del controllo di un adulto quando spazzola i denti. Chi supervisiona deve accertarsi che il bambino utilizzi piccole porzioni di dentifricio e che ne inghiotta la minore quantità possibile.

I dentifrici al fluoro sono disponibili in tre concentrazioni. A bassa concentrazione, con meno di 600 ppb; a concentrazione standard, con circa 1000 ppb; ad alta concentrazione, con circa 1500 ppb.

Dall'età di 6 anni, quando i denti anteriori non sono più a rischio di opacità causate dall'ingestione di fluoro si possono usare dentifrici ad alta concentrazione.

Sotto i 6 anni con basso rischio di carie va usato un dentifricio a bassa concentrazione di fluoro, mentre ad alto rischio di carie a media concentrazione.

Perché lavarsi i denti con i dentifrici al fluoro

L'abitudine di lavarsi i denti con i dentifrici nella cui formula è contenuto il fluoro è benefica in quanto questo minerale penetra gli strati più superficiali dello smalto e si lega agli ioni calcio che formano l'idrossiapatite, ancorandoli insieme, in modo da renderli più resistenti allo sfaldamento da parte degli acidi della placca.

Anche chi è cresciuto senza assumere fluoro con acque arricchite può proteggere i propri denti dalla carie spazzolandoli più volte al giorno con paste dentifricie fluorate.

elmex junior

Dopo i 6 anni si possono anche effettuare sciacqui giornalieri con un collutorio che contenga almeno lo 0.05% (230 ppm) di fluoro. In questo caso si è visto che la riduzione dell'incidenza della carie raggiunge il 50%.

La fluoroprofilassi topica può effettuarsi anche tramite l'applicazione periodica di gel contenenti fluoruri veicolati da particolari macchinari che favoriscono il suo assorbimento. La tecnica più diffusa è quella della Ionoforesi che provoca il passaggio di ioni nei tessuti attraverso una differenza di potenziale elettrico che la accelera.

Efficacia delle applicazioni topiche con gel di fluoro

In un recente studio [Truin GJ et al. Professionally Applied Fluoride Gel in Low-caries 10.5-year-olds. J Dent Res. 2005 May;84(5):418-21] è stato valutato se i bambini a basso livello di carie che fanno uso regolare di dentifrici al fluoro possano beneficiare dall'applicazione professionale di un ulteriore gel al fluoro. In base ai risultati del presente studio, l'applicazione professionale di un gel al fluoro non dimostra effetti statisticamente significativi sul punteggio D(3)MFS in bambini di 9,5-11,5 anni a basso livello di carie.

Alimenti contenenti fluoro

Gli alimenti che contengono fluoro sono il tè, alcune acque minerali, gli spinaci e le mele, ma in una normale alimentazione riescono ad apportare appena 0.01-0.05 mg di fluoro al giorno.

 

Riassumendo quindi:

fermo restando che la fluoro profilassi, intesa come prevenzione della patologia cariosa mediante la somministrazione di fluoro, risulta ancora considerata la “pietra miliare” in termini di prevenzione, negli ultimi anni si sono rivisitati alcuni concetti.

Il fluoro può essere somministrato per:

Via TOPICA esponendo le superfici dentali a sostanze che ne contengono elevate concentrazioni (gel, dentifrici, vernici). Queste sostanze NON sono destinate ad essere ingerite.

Via SISTEMICA cioè mediante l'assunzione costante e regolare per bocca (gocce, acque fluorate, latte, sale, compresse). Ad oggi l'effetto preventivo sembra essere più efficace con la somministrazione topica post- eruttiva piuttosto che con la somministrazione sistemica.

Le linee guida dell'OMS prevedono quindi un programma di Fluoroprofilassi di questo tipo:

Dai 6 mesi ai 6 anni

Uso di un DENTIFRICIO contenente almeno 1000ppm di fluoro 2 volte al giorno, con un ATTENTO CONTROLLO da parte degli adulti della dose utilizzata sullo spazzolino in quanto, essendo i bambini ancora piccoli, potrebbero ingerirne una certa quantità. Laddove l'uso del dentifricio risulti essere oggettivamente difficile o in individui ad alto rischio di carie si può integrare con l'assunzione di GOCCE (6mesi/3 anni 0,25 mg/die - 3/6 anni 0,5 mg/die in gocce o pastiglie)

Dai 6 anni

Uso di un DENTIFRICIO contenente almeno 1000ppm di fluoro 2 volte al giorno.

Il dentifricio dovrebbe essere risciacquato il meno possibile.

fluoroprofilassi ionoforesi

A ciò si deve aggiungere che qualsiasi ulteriore applicazione professionale topica di fluoro (gel, vernici) è consigliata ed in particolare modo NECESSARIA per individui a medio ed alto rischio di carie.

fluoro gel

Sulla base di diversi studi l'OMS sottolinea che è quasi impossibile ottenere benefici in termini di prevenzione senza dar luogo a forme, seppur lievi, di FLUOROSI che si può manifestare anche con la comparsa di macchie bianche sullo smalto. Tuttavia se si seguono le indicazioni, l'eccessiva assunzione di fluoro nel corso della terapia topica risulta essere estremamente limitata.

Igiene dentale

igienedentale

Sui denti si forma costantemente la placca, che è causa principale di carie e disturbi gengivali.

La placca è una pellicola bianco giallastra composta da batteri e residui di cibo e saliva, che si attacca ai denti, soprattutto nei punti in cui la pulizia risulta più difficile, cioè solchi dentali della superficie masticatoria, spazi tra dente e dente e bordo gengivale.

Se per rimuovere placca e particelle di cibo dalla superficie dei denti è sufficiente usare lo spazzolino, per lapulizia tra dente e dente, è necessario usare il filo interdentale.

Quando non si pulisce regolarmente con spazzolino e filo interdentale, la placca forma il tartaro. Placca e tartaro non rimossi possono irritare e infiammare le gengive.

Questa è la fase iniziale e reversibile dei disturbi gengivali (GENGIVITE), che se non curata, può aggravarsi (PARODONTITE) provocando danni irreversibili al tessuto osseo di sostegno con possibile perdita di denti.

Per mantenere sani denti e gengive, è importante spazzolare i denti dopo ogni pasto, con maggiore attenzione la sera prima di coricarsi.

Normalmente, lo spazzolino deve avere setole morbide e arrotondate e non essere troppo grande, in modo da poter raggiungere agevolmente tutte le superfici dei denti.

Spazzolini consumati, oltre a non permettere un’igiene corretta, possono danneggiare le gengive; lo spazzolino dovrebbe quindi essere cambiato ogni due o tre mesi o, appena le setole sono consumate o piegate per esigenze particolari il vostro dentista potrebbe consigliarvi uno spazzolino specifico adatto al caso.

L’uso di un dentifricio contenente fluoro aiuta a proteggere i denti dalla carie.

E’ importante spazzolare i denti accuratamente, ma con delicatezza: movimenti troppo energici, spazzolini con setole troppo dure o consumate possono provocare irritazioni, recessioni gengivali e ABRASIONI DENTALI.

Il metodo Vector

Sigillatura denti

Spazzolino ElettricoLo spazzolino elettrico non è "solo" un fedele alleato nella battaglia contro le carie, ma anche un complice sostenitore dell'igiene dentale. La sua testina rotonda ed i movimenti rotanti ed oscillanti ad alta frequenza puliscono i denti delicatamente, assicurando nel contempo un'efficace e profonda pulizia dentale. 

sistema vector

La Medicina dentale è sempre in evoluzione.

La placca batterica ed il tartaro, se non rimossi con cura, portano inevitabilmente alla parodontopatia, malattia dei tessuti di sostegno del dente, conosciuta anche come piorrea, e quindi alla perdita dei denti per il continuo riassorbimento osseo attorno alle radici dentali.

La piorrea è una infezione batterica che può essere bloccata in maniera efficace. Dopo l’eliminazione del tartaro sopragengivale, è necessaria anche la disinfezione dei tessuti sottogengivali. Fino ad ora l’unica via efficace per tale manovra era la chirurgia (currettage a cielo aperto), ma ora il metodo Vector® offre nuove possibilità e permette di usare un approccio “dolce” a questa patologia ed evitare nella maggior parte dei casi il ricorso della chirurgia parodontale.

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Vector® agisce alla causa, rimuove placca, concrezioni, endotossine ed elimina i batteri causali in modo rapido ed affidabile. Ciò avviene praticamente come in un bagno ad ultrasuoni. L'energia dello strumento viene trasmessa nella tasca attraverso un film d'acqua aderente in maniera delicata (idrodinamica). La tasca viene lavata in modo intenso e mirato e senza la formazione di aerosol, con eliminazione di vibrazioni meccaniche, e movimenti oscillatori incontrollati .

  Impiego di tempo ridotto drasticamente
! Sistema ergonomico con ampia eliminazione dell’uso della forza
! Equivalente a noti strumenti paradontali
! Sostitutivo della chirurgia

 

 

Per reagire contro la formazione di nuova placca si ricorre alla microparticelle di idrossiapatite contenute nel Vector® Fluid polish già in fase di pulizia, lucidando le superfici dentarie delicatamente.

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L’elevata efficienza del metodo Vector®  

 

 

Vector2è legata soprattutto al design degli strumenti di trattamento,al materiale da cui sono costituiti,  fibra di carbonio e plastica per gli strumenti flessibili, tutticreati secondo criteri di ridotta invasività, capaci di lavorare in zone difficilmente accessibili e in maniera sensibile, rispettando al massimo il tessuto e le strutture sensibili, (come ad esempio il cemento radicolare, le superfici di dentina scoperti, i settori ossei, nonché le superfici sensibili di denti, protesi o impianti) consentendo di ottenere un’ottima accettazione da parte dei pazienti.

 

 

 

 

 

Vector3

 Riscontrerete l’efficacia del trattamento :

  • nell’eliminazione dell’uscita di pus dalla tasca         
  • nella evidente riduzione del numero di tasche sanguinanti durante il sondaggio standard
  • nella significativa riduzione delle profondità di sondaggio del solco
  • nel guadagno di attacco e nel rafforzamento dei denti con mobilità
  • nella diminuzione dell’alitosi tipica dell’infiammazione
  • nel possibile prolungamento degli intervalli dei richiami
  • in caso di situazione stabile priva di infiammazione

Il successo terapeutico trova riscontro nella guarigione dell’infiammazione parodontale, mantenibile con richiami  periodici e personalizzati.

                   

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