PREVENZIONE DEI TRAUMI DENTALI NEGLI SPORTIVI: 
I PARADENTI O MOUTHGUARD

Le lesioni dental-gengivali e dei tessuti così detti periorali ovvero circostanti al cavo orale sono molto frequenti nei traumi subiti dagli sportivi in tutte le età ma in particolare nella fascia cosìdetta preadolescenziale (quella compresa tra gli 8 e 12 anni).

Negli ultimi anni, tra gli atleti delle più svariate discipline, si è sempre più diffuso l’impiego del bite, il dispositivo intraorale che funge da cuscinetto tra le arcate dentarie, utilizzato per tutte le problematiche posturali legate al rapporto tra testa, colonna vertebrale e arti superiori ed inferiori.
Del rapporto tra occlusione e postura nello sport si parla già da molto tempo, ma negli ultimi anni si sta realmente prendendo coscienza di quanto la malocclusione possa effettivamente ripercuotersi sull’atteggiamento posturale dell’atleta, compromettendo così la prestazione e aumentando il rischio di infortuni.
Negli sportivi di alto livello soprattutto, anche una minima variazione di equilibrio si può tradurre in variazioni dell’intensità della forza e delle capacità di coordinazione, oltre a provocare l’insorgere di uno stato di tensioni muscolari che si ripercuotono negativamente sull’intero corpo, diminuendone le potenzialità atletiche globali.
Ecco che il bite diventa lo strumento in grado di migliorare in maniera assolutamente naturale le prestazioni degli atleti, proprio perchè con l’ottimizzazione dei rapporti posturali si ottengono molteplici benefici tra i quali un minor consumo di energia e una migliore espressione della forza fisica e mentale.

I parametri che vengono valutati per considerare una attività sportiva potenzialmente a rischio sono costituiti prevalentemente da: 

- intimo contatto fisico tra gli atleti (boxe, judo, karate), sua frequenza e durata nel tempo, l’appartenenza alla stessa squadra (tennis, doppi, canoa, pattinaggio di coppia) oppure a squadre differenti (basket, pallavolo, rugby) dove aumenta la così detta aggressività di gruppo dovuta alla competizione.

- la gestualità e il contesto dell’ambiente dove l’attività sportiva si svolge: ad esempio tuffi dal trampolino, ginnastica artistica

- l’uso nella pratica sportiva di particolari attrezzi: esempio mazze da baseball, racchette da squash o tennis

- l’utilizzo di dischi e palle lanciate manualmente o con i piedi: ad esempio pallamano, pallavolo, calcio e calcetto

- la velocità di impatto: ad esempio sci da discesa, ciclismo, motocross
Infine vanno considerati sport a rischio anche quelli equestri per l’impossibile prevedibilità del tipo di caduta e di reazione da parte dell’animale ai comandi.

Tutte queste attività sportive possono recare lesioni anche gravi a volte invalidanti.

 

Prevenzione
Il nostro studio Valdent, ormai da tempo, e con l'esperinza acquisita con fior di campioni (che hanno scelto il nostro sorriso), per prevenire o ridurre drasticamente le conseguenze di un trauma da sport, si interessa anche di questa problematica realizzando, dopo una attenta analisi caso per caso, dei dispositivi di protezione dei tessuti dento-gengivali detti paradenti o mouthguard.
Esistono in commercio diversi modelli, a volte anche economici, ma l'esperienza clinica ci insegna che quelli più sicuri e confortevoli sono i “personalizzati” che noi realizziamo individualmente, a seconda delle esigenze del paziente, in materiali idonei (di vari colori) e ben tollerati.

 

                   

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